Ristrutturazione bagno
Cosa bisogna sapere per la ristrutturazione bagno
Prima di procedere alla ristrutturazione bagno va ricordato che in molti Comuni deve essere previsto un vano apposito tra la cucina e l’ambiente in cui è presente il vaso igienico: questo disimpegno può essere rappresentato da un atrio, da un corridoio o da un antibagno, ma in qualsiasi caso deve essere delimitato da serramenti. Si può ipotizzare di collocare il lavabo nell’antibagno. L’impianto elettrico e quello idrico possono convergere sulla stessa parete del bagno, ma a patto che sia rispettata la norma Cei 64 – 8 relativa alla progettazione di tale ambiente. Le prese elettriche che sono posizionate nei pressi dei lavandini devono essere protette tramite un interruttore differenziale da incasso.
Come semplificare i lavori
Per essere certi che le pareti siano libere da componenti tecniche, non di rado è utile puntare su uno schema di impianti a pavimento in virtù del quale tutti i condotti impieghino in misura parziale unicamente la porzione inferiore delle pareti (condotti posati a terra, ovviamente). Quando ci si dedica alla ristrutturazione del bagno si può prendere in considerazione questa opportunità, sapendo che sarà necessario asportare i sottofondi e i rivestimenti in misura globale. Una volta che l’impianto elettrico e quello idrico sono stati posati, è consigliabile fotografare i cavi e le tubazioni prima che i sottofondi vengano ripristinati e che siano applicati i rivestimenti e le finiture. Ciò permette di poter contare sempre su una traccia degli schemi tecnici presenti, così che in futuro gli impianti possano essere estesi o ampliati con più facilità. Non solo: le immagini si possono rivelare utili anche nel caso di un guasto o di una perdita.
L’arredamento per la ristrutturazione bagno
Pensare all’arredamento è fondamentale nella ristrutturazione bagno: ciò vuol dire, per esempio, preferire la sistemazione del vaso accanto al bidet, non solo per una questione di gusto estetico ma anche per un fatto di maggiore praticità. Sulla parete c’è bisogno di 1 metro e 20 centimetri, ma può accadere che questo spazio non sia disponibile: in tal caso non si può fare altro che collocare un sanitario davanti all’altro. Il problema è che lo scarico del vaso deve essere collegato con quello del bidet, e di conseguenza al tubo deve essere assicurata una pendenza adeguata, pari a un centimetro per ciascun metro lineare. Anche per questa ragione il suggerimento è quello di prediligere modelli che siano caratterizzati da una profondità limitata, in modo tale che fra i due elementi rimanga un certo spazio. La misura standard è compresa tra i 55 e i 57 centimetri, ma non è difficile trovare modelli da 45 centimetri, con un risparmio significativo di una decina di centimetri.
I sanitari e i rivestimenti
Non è detto che nel corso di una ristrutturazione i sanitari debbano essere sempre sostituiti, ma nel caso in cui si provveda a farlo è bene optare per elementi dotati di attacchi agli impianti che siano compatibili con le predisposizioni già presenti, in modo tale da poter limitare gli interventi; il medesimo discorso vale per la doccia, per la vasca e per i rubinetti. Per quel che riguarda i rivestimenti, ci si deve preoccupare di scegliere materiali che siano resistenti e facili da pulire: la ceramica è un ottimo esempio in questo senso, anche perché è liscia e impermeabile.