Cucina naturale
In un’epoca in cui si presta sempre più attenzione alla salute e al benessere, appare evidente che anche la scelta di quel che si mangia gioca un ruolo di primo piano: ecco perché la cucina naturale è al centro degli interessi di tantissime persone, forse spaventate dai presunti effetti dannosi che le pietanze preparate a livello industriale possono provocare nei confronti dell’organismo.
Che cos’è la cucina naturale
Quando si parla di cucina al naturale, si fa riferimento all’insieme di ricette basate su ingredienti di provenienza naturale, meglio ancora se biologica, che si caratterizzano per un indice glicemico ridotto e che, proprio per questo motivo, sono consigliate anche a chi soffre di diabete. Tali ricette tendono a escludere le farine raffinate e lo zucchero bianco raffinato, anche se ciò crea un po’ di confusione tra coloro che non sono esperti della chimica e delle caratteristiche dei prodotti: mentre le farine raffinate sono diverse da quelle non raffinate dal punto di vista nutrizionale, non c’è alcuna differenza tra lo zucchero raffinato e quello non raffinato, almeno per ciò che riguarda gli effetti che i due prodotti hanno nei confronti del nostro organismo. Insomma, chi invita a consumare zucchero non raffinato lo fa solo per questioni di marketing.
Tutti possono cucinare naturale
Bisogna uscire dall’ambiguità secondo la quale tutto ciò che è naturale è buono e tutto ciò che proviene dall’industria fa male: non è così, e per averne una dimostrazione basta assaggiare una qualsiasi erba spontanea velenosa. Eppure anche quella è naturale, no? Insomma, prima di lasciarsi travolgere dal terrore che deriva da chi indica i prodotti industriali come dannosi per la salute, è meglio informarsi con attenzione e, magari, imparare a leggere le etichette di tutto ciò che si compra.
Questo non vuol dire che la cucina naturale non garantisca benefici, anzi: l’abitudine di consumare frutta e verdura in grandi quantità è di sicuro da apprezzare, così come una merenda con una mela e una banana e senza dubbio da preferire rispetto a una a base di patatine e brioche confezionate. La cucina al naturale è indicata per chi è intollerante al glutine se si evitano gli alimenti che contengono questa proteina e a chi vuole tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue. Anche in questo caso, però, sono opportune delle precisazioni: esistono frutti e ortaggi che fanno schizzare la glicemia al pari di pasticcini e biscotti confezionati. Un esempio? La barbabietola rossa, che ha tantissime proprietà interessanti ma che è perfino pericolosa per chi soffre di diabete. Un consiglio valido per tutti, comunque, è quello di iniziare ogni pasto con un gambo di sedano, un pezzo di finocchio o un cetriolo: insomma, alimenti ricchi di fibre, ovviamente naturali, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’organismo.
La dieta naturale è sempre vegana?
Non si deve commettere lo sbaglio di confondere la cucina naturale con uno stile di vita vegeteriano o addirittura vegano: insomma, non c’è niente di più naturale del latte di capra appena munto, o delle uova di una gallina. La naturopatia non corrisponde per forza di cose al veganesimo, anche se i due principi non sono in contrasto: e d’altra parte è poco probabile che un naturopata si nutra con bistecche e salsicce tutti i giorni. Cercare di nutrirsi in modo naturale vuol dire, tra l’altro, scegliere i prodotti del supermercato – la frutta e la verdura, ma anche il pesce – a seconda della stagionalità. Cercare i cetrioli a dicembre o le zucche in agosto potrebbe soddisfare uno sfizio culinario, ma di sicuro non vuol dire puntare su prodotti cresciuti naturalmente.
Come gestire una dieta sana
Sarebbe improprio indicare una dieta culinaria naturale valida per tutti, dal momento che ognuno di noi ha delle specifiche esigenze e delle caratteristiche differenti. Un regime alimentare uguale per chiunque avrebbe poco senso, proprio perché può accadere che un prodotto che fa bene a una persona non sia adeguato per un’altra: è il caso della barbabietola per chi soffre di diabete a cui abbiamo fatto cenno in precedenza, ma anche – per esempio – della pasta integrale, che è benefica per un soggetto in salute perché fonte di fibre, ma di certo non può essere somministrata a un celiaco.
Cosa comprare
Quando si va al supermercato o al mercato, è bene imparare a variare: se si ha la possibilità di recarsi in negozi che propongono prodotti biologici vale la pena di fare rifornimento da loro, ma tenendo presente che i costi saranno più elevati. Un suggerimento concreto è quello che prevede di programmare la spesa, pianificando in anticipo non solo ciò che può essere acquistato e ciò che non può esserlo, ma anche dove bisogna comprare. Spesso il centro commerciale più vicino è il più comodo, ma non il più appropriato per i nostri bisogni.